Gumno, gumbno

L'etimologia della parola:

-nelle lingue slave antiche
dove gu sta per govedo, bovini,
+ mbneti, koračati-camminare
secondo il linguista Anić autore del dizionario croato,

Riječnik hrvatskog jezika
è „il posto entro al quale i bovini camminano sul grano

Trebbiatrici

L' aia

L' aia è una superficie diritta e dura usata in passato per la trebbiatura del grano. Nel Parentino si preferiva l' edificazione in forma rotonda rispetto a quella quadrata o rettangolare. La base veniva preparata da terra battuta rafforzata dalla cenere e dagli escrementi degli animali oppure si poneva un lastricato delle pietre rinvenute nelle cave vicine mentre i bordi venivano recintati dai muretti a secco o da un semplice susseguirsi di pietre ai suoi bordi.

La trebbiatura del grano sull' aia si effettuava manualmente con il supporto di bastoncini in legno ma molto più spesso la trebbiatura veniva effettuata con l' aiuto degli animali che camminando in cerchio sopra il grano, riuscivano, battendo con gli zoccoli, dividere il chicco di grano dal suo stelo. Terminato il processo rimaneva la paglia che veniva tempestivamente spostata sulle mete, mentre il chicco veniva gettato in aria, e con l' aiuto del vento si staccava dalla pula.

L' aia è certamente uno delle prime costruzioni funzionali che l' uomo ha inventato ed edificato per le proprie necessità. L' unica traccia scritta dell' aia nel Parentino è datata nel 1844, una data scolpita su un pilastro in pietra di un aia rettangolare nella villa di Prhati nel Visignanese. L' aie erano in uso fino all' invenzione delle trebbie dopodichè s' è persa la funzione e spesso in queste aree nascevano altre strutture agro economiche.

Davanti a voi c' è la ricostruzione di un aia della vicina villa di Kosinožići effettuata in base ai racconti ed alla memoria dei residenti più anziani. Purtroppo dell' aia originale, oggi, si conservano appena alcuni frammenti in pietra ma il sito è documentato nei registri catastali.

Trebbiatrice mobile per
granturco „Casali“

Dispone di un apparecchio autonomo per il caricamento, del tamburo con stanghe di forme particolari e una cesta adattata allo sminuzzamento. C' è la possibilità di pulitura e della posa di sacchi ed inoltre c' è un timone con settacci per il granturco da semi grandi e piccoli, un paio di blocchi da freno, chiavi a dado, chiavi, il cacciavite e due secchielli per l'olio, e coperta impermeabile.

cca 1840 kg, Casali I, 800 m/m, larghezza K 2000
cca 2900 kg, Casali II, 1125 m/m, larghezza K 3000
Casali I: potenza per 10 ore operative 600 800 metri
Casali II: potenza per 10 ore operative 1000-1200 metri

La targa della cinghia di avviamento presenta un diametro di 500 m/m e può raggiungere i 400 giri al minuto. Le trebbiatrici per il granoturco „Casali“ si usano con successo in molti paesi tra cui in Italia e in Argentina. Sorprendono continuamente per la grossa forza, il lavoro irreprensible, la facilità nel maneggio e per la piccola forza motrice.
Il meccanismo per il caricamento delle panocchie è collocato dentro alla macchina; è composto da un paternoster con vassoi dalla stessa larghezza della parte interna del macchinario. Le panocchie giungono nei vassoi del paternoster attraverso una grande apertura la cui grandezza è determinata dalla potenza dello stesso macchinario. Le panocchie vanno introdotte dentro alla macchina che poi termina il processo da sola.
La trebbiatrice per il granturco è composta da un tamburo con stanghe dalle forme particolari munito di una sminuzzatrice che si adatta alla momentanee esigenze similmente a quella a vapore. La targa della cinghia di avviamento può essere posta sia a sinistra che a destra del macchinario permettendo alla trebbiatrice il pieno adattamento alle varie condizioni di attività. Le panocchie lavorate passano attraverso il grande settaccio per cadere dal macchinario sia a sinistra che a destra, dipendemente dalla collocazione della guaina.

Impressum

Traktor story & Galleria Konobon
(nel complesso della grotta di Baredine)
Tarska 14
52446 Nova Vas
Poreč
Hrvatska

Contatto:
Telefono: +385 (0) 421 333
Gsm: +385 (0) 98 224 350
E-mail: info@baredine.com
Web: www.traktorstory.com // www.baredine.com

Autori delle fotografie:
Tihana Bašić, Sergio Gobo, Renco Kosinožić, Fabio Moze, Silvio Legović, Manuel Paljuh, Vinko Počanić, Igor Rimanić

Autori dei testi:
Marino Baldini, Albert Ćosić, Slobodan Dević, Silvio Legović, Lara Musizza, Igor Rimanić

Donatori della collezione:
Marino Baldini, Anđelo Brčić, Ivo Jerković, Judita Legović, Silvio Katarinčić, Dario Kocijančić, Luciano Legović, Damir Lukež, Loredana Musizza, Vittorio Okmaca, Dezi Okmaca, Poljoprivredni institut Poreč, Drago Radolović, Rino Rojac, Refik Saliji – Fiko, Josip Slavčić, Marino Šimonović, Darko Štifanić, Sonja Vojinović, Enrico Zorzan, Drago Žužić

Links

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